Non fu un atto vandalico ma dettato da "motivazioni dimostrative e rivendicative". Con queste motivazioni e valutando la "esiguità del danno" il Tribunale di Milano ha assolto un 34enne imputato di imbrattamento per aver deciso nel 2016 di cancellare con vernice bianca un murales di Bros, all'anagrafe Daniele Nicolosi, noto street artist milanese. Graffito che era stato realizzato su un muro di una piazza a Settimo Milanese (Milano) ed eseguito su commissione della stessa amministrazione comunale.
Il legale del 34enne, l'avvocato Domenico Melillo, ha spiegato che "non ha imbrattato bensì cancellato un intervento su istanza di tutti i ragazzi del quartiere che ritenevano il disegno dell'artista una bruttura". E che "semmai il gesto non fosse stato poi del tutto condiviso, era disposto anche a ristrutturarne l'originale contenuto, essendo lui un restauratore con specifiche competenze tecniche". Il giudice Antonella Bertoja, tra l'altro, spiega che l'uomo ha usato una "idropittura" facile "da rimuovere".
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