Dopo mesi di lockdown, anche le
comunità islamiche tornano nelle moschee. A Milano, tra le prime
a riaprirsi ai fedeli per la preghiera comunitaria del venerdì,
è stata la moschea di via Meda, che in tempi pre-Covid ospitava
250 persone e oggi, nel rispetto del distanziamento, può
accogliere solo 70 persone.
I fedeli hanno pregato in due turni separati per distribuirsi
meglio all'interno della sala (alle 13:30 e alle 14.10)
indossando mascherina e calze e utilizzando tappetini già
distanziati che vengono sanificati tra un turno e l'altro. Le
scarpe, che vengono tolte solitamente prima di entrare nella
sala della preghiera, vengono lasciate ben distanziate sulle
scarpiere. Vietate anche le strette di mano e gli abbracci della
pace, ai fedeli è concesso solo un saluto con la mano al cuore.
Durante il suo sermone, l'imam di via Meda, Yaha Pallavicini,
ha ringraziato Dio per "la salute di tutta la comunità",
rivolgendo una preghiera affinché si possano vivere gli ultimi
giorni di Ramadan, che si concluderà questa domenica, "in questo
momento particolare, con la sicurezza e con la salute sia fisica
e che spirituale di tutti i fedeli, in tutta Italia".
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