Una "grandissima sorpresa", arrivata "inaspettata" in una mattina di esperimenti per studiare possibili farmaci contro il Covid-19. Si sente così Alessia Lai, una delle ricercatrici e ricercatori, con contratto di lavoro precario, del gruppo dell'ospedale Sacco e dell'Università Statale di Milano, nominata Cavaliere oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lai, 40 anni, insieme a Claudia Balotta, Gianguglielmo Zehender, Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna e Maciej Stanislaw Tarkowski, si è distinta per aver isolato, per primi, a fine febbraio, il ceppo italiano del coronavirus sui primi pazienti di Codogno, dopo la scoperta dei primi casi di contagio in Italia. I loro studi hanno portato a identificare i primi 3 genomi completi e a ricostruire i primi mesi di vita dell'epidemia con nuove ipotesi sulla trasmissibilità del virus.
"E' una sorpresa incredibile e inattesa, che mi ha molto commossa. Sono soddisfatta perchè è un riconoscimento per il lavoro fatto da me e i miei colleghi, e che dedico alla mia famiglia che mi ha sempre supportato in questo periodo", dichiara Lai all'ANSA. In questi mesi di lavoro febbrile e senza sosta, Lai (che finora ha lavorato all'ospedale Sacco con partita Iva) è riuscita a fare e vincere un concorso come ricercatore alla Statale, anche se a tempo determinato. Altri due suoi colleghi sono con partita Iva, mentre un'altra ricercatrice ha una borsa di studio dell'ospedale. E proprio ai più giovani pensa Gianguglielmo Zehender: "E' stata una sorpresa inaspettata, che ci è arrivata mentre stavamo lavorando. E' una grandissima soddisfazione perché si è lavorato duramente, e che premia non solo noi più vecchi, ma soprattutto i più giovani che hanno lavorato come pazzi, senza chiedere nulla in cambio, facendo un servizio per tutta la comunità". Questi mesi sono stati una "grandissima esperienza - conclude - e speriamo di non dover affrontare mai più una situazione del genere".