"Anche noi siamo un impegno istituzionale". Con questi cartelli rivolti al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che avrebbe dovuto essere presente all'inaugurazione del palinsesto estivo ma ha dato forfait per l'impegno agli Stati Generali, i lavoratori lombardi dello spettacolo hanno inscenato una protesta davanti alla Triennale di Milano. In un centinaio si sono ritrovati davanti all'istituzione culturale milanese per chiedere "un immediato reddito di continuità garantito e adeguato per tutto il periodo di crisi e ripresa del settore - ha spiegato Rita Pelusio, attrice comica portavoce della categoria - almeno fino al 2021".
Gli artisti, le maestranze e i tecnici riuniti nel coordinamento lombardo chiedono anche un tavolo di confronto "immediato" sulla ripartenza che per loro fino ad oggi è stata "una bufala".
Secondo i lavoratori "non è vero che si riparte, forse il 30% delle imprese culturali lo ha fatto lasciando fuori i teatri che non hanno un finanziamento pubblico e gli artisti indipendenti".
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