Dei circa 36 mila morti in Italia
per il coronavirus quasi 17 mila si sono verificati in Lombardia
creando un clima di dolore e angoscia esistenziale anche nei
giovani: partendo da questo contesto la scuola Freud di Milano
ha elaborato il 'Progetto relativizziamo il Covid' con
l'obbiettivo - spiega il direttore Daniele Nappo - della
"massima sicurezza nell'affrontare il virus, ma anche di
superare le paure del presente, ripartire e guardare al futuro
nuovamente con fiducia e speranza".
Lo slogan creato dall'istituto secondario superiore - oltre
650 studenti - è 'Make it happen', cioè 'Fai in modo che
succeda'. Sono stati progettati quindi dei moduli di
insegnamento per il reinserimento graduale allo studio dei
ragazzi che piano piano torneranno al pieno ritmo dell'
apprendimento. Il principio fondamentale - è stato illustrato -
è però soprattutto quello di farli sentire bene, accolti in
maniera adeguata, compresi nelle loro difficoltà e nel loro
giustificato spaesamento. Per poi ricostruite - grazie alla
'didattica persuasiva' - un percorso di senso e continuità di
studio.
"Il nostro progetto è l'inclusione - sottolinea Nappo -.
Vogliamo ripartire, andare oltre, riconquistare spazio e tempo
per la scuola, rinascere. Non si può pretendere una didattica
indifferente al momento che stiamo vivendo. Bisogna capire le
difficoltà, le paure di ogni ragazzo uno per uno e anche delle
famiglie che purtroppo possono avere subito casi personali a
causa del Covid o essere comprensibilmente in difficoltà
economica. Quindi garantire la sicurezza più ampia possibile,
guidare gli studenti al di là del momento complicato, interagire
con i familiare per trovare prima la serenità e quindi tornare
alla normalità di uno studio soddisfacente".
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