Colpiva donne a caso per le
strade di Milano, centrandole con pugni in faccia e alle
braccia, causando lievi contusioni per cui spesso le vittime
evitavano di sporgere denuncia. La polizia è però riuscita a
contestare al 23enne milanese una rapina a una donna di 41 anni
in viale Gorizia, arrestandolo su ordinanza di custodia
cautelare emessa dal sostituto procuratore Maria Cristina Ria.
L'episodio specifico è avvenuto il 18 giugno scorso, quando
il 23enne ha tentato di rapinare la passante colpendola alla
testa con un nunchaku, un'arma della tradizione asiatica
composta da due cilindri di metallo collegati da una catena
corta.
Sabato pomeriggio gli agenti della Settima sezione
dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della
questura di Milano hanno eseguito il provvedimento a cui fa
seguito una denuncia per altre 3 aggressioni consumate a pochi
minuti di distanza in un'unica serata (il 5 agosto 2020) in zona
Navigli. Il giovane, che non è stato in grado di fornire una
spiegazione, ha colpito le tre sconosciute a mani nude, causando
contusioni giudicate guaribili in pochi giorni.
Il 23enne soffrirebbe di problemi psichici e, secondo quanto
emerso finora dalle indagini, le sue azioni non sarebbero in
nessun modo riconducibili al "knockout game". La sensazione dei
poliziotti è che gli episodi siano molti di più ma che le
persone non abbiano denunciato proprio a causa della lieve
entità delle ferite. Il timore era che un pugno al volto,
sebbene non forte, potesse sbilanciare la vittima facendogli
sbattere la testa sull'asfalto. (ANSA)
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