La giornata di oggi fa segnare un
miglioramento sul fronte della pandemia. Sono ancora in calo i
ricoveri in Lombardia, sia nei reparti di terapia intensiva
(-14, 822 in totale), sia negli altri reparti (-233, 6.792).
Sono più che dimezzati i decessi rispetto a ieri, che passano da
347 a 147 per un totale di 22.773 morti in regione dall'inizio
della pandemia. Con 42.276 tamponi effettuati, sono 4.533 i
nuovi positivi, con un rapporto al 10,7%, in leggera crescita
rispetto a ieri (10.3%). I guariti/dimessi sono 6.015. Per
quanto riguarda le province, sono 1.463 i nuovi casi nella Città
metropolitana di Milano, di cui 580 a Milano città, 490 a
Varese, 461 a Monza e Brianza, 442 a Brescia e 337 a Como.
C'è preoccupazione per il decreto che vieta gli spostamenti a
Natale. Il 19 e il 20 dicembre, ovvero l'ultimo week end in cui
si può partire prima delle festività natalizie "rischiamo di
rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l'8 marzo",
osserva il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana,
rispondendo alla domanda se teme una nuova 'fuga dal Nord'.
Intanto nell'inchiesta bergamasca sulle morti per Covid
entrano la partita Atalanta-Valencia del 19 febbraio a San Siro
e quella di eccellenza Albino-Codogno del 9 febbraio. La Procura
di Bergamo ha acquisito l'elenco dei tifosi per ricostruire chi
era allo stadio, a bordo di quali mezzi sono arrivati e da dove
provenivano mettendo a confronto i dati con quanti casi ci sono
stati nelle località da cui venivano i tifosi. Questo per
valutare l'esistenza di altri focolai oltre a quello
dell'ospedale di Alzano Lombardo.
Sulle valutazioni su come si è affrontata la pandemia quando
si è sviluppata in Lombardia prende posizione Alberto Zangrillo:
"Una valutazione in campo sanitario della giunta lombarda di
Fontana? Potevano fare meglio, ma per prendere decisioni ci
vogliono mani libere", dice il primario del reparto Anestesia e
rianimazione del San Raffaele di Milano.
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