Con i numeri di questi ultimi
giorni, la Lombardia rischia di andare in zona rossa: ne è
convinto il governatore Attilio Fontana che, nella riunione tra
Regioni e Governo sulle misure che dovrebbero entrare nel nuovo
Dpcm, ha chiesto "un criterio uguale per tutti che non insegua
la suddivisione in zone".
Intanto oggi, con 13.356 i tamponi effettuati, sono 1.431 i
casi positivi al Coronavirus registrati in Lombardia, una
percentuale quindi del 10.7%. Sale di 3 il numero dei ricoverati
in terapia intensiva (462) mentre scende di 76 quello negli
altri reparti (3.522). Sono 62 i decessi, il che porta il totale
complessivo a 25.849.
Sempre oggi si è saputo che il nuovo paziente 1 di Covid-19
italiano sarebbe una donna milanese di 25 anni, cui era stata
fatta una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10
novembre 2019, prima quindi del bambino milanese, in cui era
stata documentata la presenza del virus, ma con un
test fatto a dicembre 2019.
Il Covid ha mandato in Dad la scuola che "è sicuramente - ha
detto ancora Fontana - la questione più grave dal punto di vista
sociale". In Lombardia, "avevamo fatto un progetto
assolutamente preciso e ben fatto. Purtroppo però - ha aggiunto
- l'improvviso peggioramento dei numeri ci ha costretto a
cambiare opinione" sulla riapertura "e ciò ci dispiace". Se si
arrivasse alla zona rossa, ciò comporterebbe la Dad per le
superiori e gli ultimi 2 anni delle medie, per questo "dobbiamo
garantire - ha concluso il presidente - che la riapertura
consenta la garanzia che si possa arrivare a
fine anno senza ulteriori interruzioni".
Oggi, intanto, come nel resto d'Italia, gli studenti sono
scesi in piazza per chiedere di tornare sui banchi.
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