"Desidero in primo luogo esprimere
la mia ammirazione e gratitudine, perché in questo tempo
tribolato voi siete rimasti al vostro posto, come tante altre
categorie di persone. Siete rimasti al vostro posto: per un
senso del dovere, per una concezione del lavoro
come servizio di pubblica utilità, per una vivacità culturale
animata dal desiderio di vedere, di comprendere, di comunicare":
inizia con queste parole la 'lettera al direttore' che
l'arcivescovo di Milano Mario Delpini ha inviato in occasione
del giorno dedicato a San Francesco di Sales, patrono dei
giornalisti, e rivolta a tutta la categoria.
Nella lettera l'arcivescovo annuncia che il consueto
incontro, quest'anno fissato per il 21 gennaio, è stato rinviato
a quando sarà possibile farlo in presenza e apre a una
riflessione sul ruolo dell'informazione in questo momento.
"Questo servizio alla comunicazione si è rivelato
particolarmente prezioso in questi momenti in cui altre forme di
esperienza sono state precluse" ha spiegato, sottolineando però
che "quest'opera di mediazione può essere un aiuto costruttivo o
una manipolazione interessata".
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