Il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto a maggioranza (34 i voti contrari) una mozione che vedeva come prima firmataria la consigliera Paola Bocci del Pd, ma sostenuta da tutte le opposizioni al Pirellone, sul tema del rientro a scuola. Articolata in più punti e diretta a risolvere le criticità legate al ritorno in classe degli studenti delle superiori, la mozione chiedeva che Regione Lombardia sostenesse in Conferenza Stato-Regione, la possibilità di tenere aperte le scuole, seppur al 50%, anche in zona rossa.
"Evidentemente la giunta non ritiene la scuola un servizio essenziale e non fa quel che deve per tenerla aperta. Se i ragazzi delle superiori continueranno a stare in didattica a distanza, dovranno ringraziare Fontana e il centrodestra, che, bocciando la nostra mozione, non vogliono impegnarsi - è il commento di Paola Bocci -. Hanno scelto di non occuparsene, di deresponsabilizzarsi, e di chiudere quando poteva tenere aperto.
La Lombardia non è dalla parte dei ragazzi".
"Tutti condividiamo il fatto che sia necessario riaprire le scuole e tornare alle lezioni in presenza il prima possibile - aveva spiegato l'assessore regionale all'Istruzione Fabrizio Sala -. Io ritengo che questa sia una mozione politica e non tecnica perché è impensabile che sia una Regione a fare questo.
È invece credibile chiedere di uscire da zona rossa".
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