E'una sorta di focaccetta: può
essere gustata da sola oppure abbinata a salumi e formaggi, ma
anche consumata come dolce dopo una spolverata di zucchero. E'
la "Schita", un piatto tipico dell'Oltrepò Pavese (realizzato
con ingredienti semplici come farina, acqua, sale e olio
d'oliva o strutto) che da secoli si cucina in questa zona della
provincia di Pavia. Un prodotto tradizionale, ora diventato
anche un fenomeno social grazie a un'idea della scrittrice
oltrepadana Cinzia Montagna.
"Nell'aprile di un anno fa, in pieno lockdown . racconta
Cinzia Montagna -, dopo aver preparato una 'Schita', ho inserito
la foto del piatto nel mio profilo Facebook. Improvvisamente in
tanti hanno iniziato a cucinarla. Ventiquattro ore dopo ho
aperto il gruppo 'La Schita dell'Oltrepò Pavese' che attualmente
conta su 2.660 iscritti da tutte le regioni d'Italia e anche
dall'estero (Inghilterra, Francia, Germania)".
Il 28 giugno 2020 Cinzia Montagna ha proclamato la "Giornata
Mondiale della Schita virtuale": "Sono arrivate 450 foto di
Schite in un solo giorno". A novembre la "Schita" è entrata a
far parte dell'"Arca del Gusto Slow Food", grazie al
coinvolgimento e all'interessamento di Teresio Nardi, fiduciario
Slow Food in Oltrepò Pavese. Diego Boiocchi, in arte
Moho,artista pavese conosciuto a livello internazionale, ha
realizzato il logo della Schita.
"A dicembre - continua Cinzia Montagna - ho aperto il sito
www.laschitadelloltrepopavese.it e ho pubblicato la favola 'Il
piccolo Mediterraneo scopre la Schita dell'Oltrepò Pavese' (ed.
Primula Editore di Giorgio Macellari, Voghera)".
Attualmente è partita l'iniziativa "La Schita incontra il
vino": ogni mercoledì alle 21 due diverse aziende vitivinicole
oltrepadane presentano in diretta su Facebook gli abbinamenti
fra i loro vini e la "Schita", accompagnandoli anche con
prodotti e ricette della tradizione. L'iniziativa (che al primo
incontro ha avuto quasi 1.500 visualizzazioni) si concluderà il
3 marzo.
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