"Il dato più positivo delle ultime
ore è la riduzione dell'afflusso di pazienti in Pronto Soccorso.
È l'elemento per noi più importante perché ci lascia prevedere
nelle prossime settimane un'ulteriore decelerazione della curva
dei ricoveri". Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Emanuele
Catena, primario del reparto di terapia intensiva dell'ospedale
Sacco di Milano.
"Abbiamo avuto un weekend difficile - ha spiegato - con tanti
ricoveri in terapia intensiva anche a livello regionale, ma
questo non deve essere interpretato con eccessivo pessimismo. È
possibile che nelle prossime settimane, nella settimana di
Pasqua, si assista a una stabilizzazione della situazione e
all'inizio di un generale miglioramento. C'è un iniziale
rallentamento, ci auguriamo tutti che sia questo il trend dei
prossimi giorni".
"Noi abbiamo 28 letti di terapia intensiva occupati, siamo
quasi al massimo delle nostre possibilità - ha aggiunto Catena
-, i pazienti ricoverati, ovviamente, sono estremamente critici.
Abbiamo varianti inglesi prevalenti e due pazienti con la
variante brasiliana e la mortalità in terapia intensiva rimane
elevata, intorno al 35-40%, non tanto lontano dalla mortalità
della prima e della seconda ondata".
"In questa fase si è ridotta la fascia di età: abbiamo
pazienti anche di 27 anni, ne abbiamo avuti di 40, 42, 50, senza
patologie associate, che sono arrivati in terapia intensiva in
condizioni critiche. Le persone che sopravvivono sono mediamente
quelle più giovani, intorno ai 60 anni, i decessi si spostano
più in una fascia di età intorno ai 70".
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