Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in occasione della festa della Liberazione ha mandato un video messaggio, diffuso sulle sue pagine social, a tutti i milanesi parlando dalle terrazze del Duomo. Nelle sue parole Sala ha paragonato la ricostruzione dopo la guerra a quella che dovrà affrontare la città dopo la pandemia da Covid, "a cui tutti siamo chiamati a lavorare". "Sono passati 76 anni da quello storico giorno e non vengono meno l'orgoglio e la gratitude che portiamo verso gli italiani che furono capaci di quella impresa . A distanza di tempo qualcosa di quel momento risulta attuale, è l'emergenza dovuta alla pandemia, - ha spiegato -. Le cifre, lo sapete, sono quelle di una guerra per ogni anno del conflitto mondiale perdemmo quasi 100 mila italiani, all'incirca lo stesso numero di chi ci ha lasciato per il Covid nell'ultimo anno". Poi Sala ha ricordato la storia di Suor Giovanna Mosna, medaglia d'oro della Resistenza, che dirigeva l'ospedale Niguarda nel reparto dedicato all'infermeria delle carceri per partigiano e perseguitati politici. "Fece fuggire antifascisti ed ebrei destinati ai campi di concentramento, oppose al corso della storia uno spirito di servizio davvero importante ed ebbe la gratitudine di tutti i milanesi". Questa storia "è di ispirazione oggi, una storia di fede nei diritti che lenisce e cura la sofferenza, in vista di una Liberazione e dunque di una ricostruzione a cui tutti noi siamo chiamati a lavorare. Per un futuro da realizzare insieme - ha concluso -. È un 25 aprile particolare ma questa data ci parla di speranza e amore per gli altri e ci serve l'esempio di suor Giovanna per costruire l'avvenire, farlo è per me una promessa, un impegno e una missione".
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