E' stata la settimana in cui, anche
in Lombardia, si è registrata un'inversione di tendenza sui dati
relativi alla pandemia da Covid-19. In particolare l'11 luglio
scorso, quando il tasso di positività è salito dallo 0,6% allo
0.9%. Oggi è all'1,1%. Per fortuna gli altri dati, tra ricoveri
e decessi (oggi due morti), destano meno preoccupazioni.
Per questo, già il 13 luglio scorso, il presidente della
Regione Lombardia Attilio Fontana ha sottolineato che "è
necessario procedere ad una rivalutazione dei parametri
dell'indice Rt". "Se è vero quello che sta succedendo, cioè che
anche di fronte all'aumento degli indici di contagio, c'è una
riduzione o un non aumento dell'ospedalizzazione, sia nei
reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva - ha detto
il governatore - forse andranno rivalutati questi parametri". Il
timore, ovviamente, è che si ritorni alle chiusure e alla zona
gialla, uno stop che incrinerebbe non poco gli sforzi prodotti
per sostenere la ripresa dell'economia lombarda.
Proprio per scongiurare nuovi stop, prosegue a un ritmo
intenso la campagna vaccinale. "La Lombardia è prima per dosi
somministrate ogni 100mila abitanti, ben al di sopra della media
nazionale" ha detto la vicepresidente Letizia Moratti. Il suo
assessorato, quello al Welfare, ha tra l'altro reso noto che da
oggi potranno essere vaccinati i turisti che trascorrono un
periodo di almeno 15 giorni giorni in Lombardia. Inoltre, dal 22
al 31 luglio, per i milanesi con più di 60 anni in ciascuno dei
nove Municipi saranno disponibili delle unità mobili "per
consentire loro di accedere senza prenotarsi alla vaccinazione
anti-Covid-19, e solo con tessera sanitaria e codice fiscale".
A complicare i piani della Regione, come del resto d'Italia e
del mondo, è naturalmente la variante Delta, molto più
contagiosa. Ieri è stato reso noto che è stata riscontrata nel
47% dei lombardi risultati positivi.
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