All'università Statele di Milano
con la pandemia e il lockdown sono aumentate del 75% le
richieste di sostegno psicologico e i colloqui con i consulenti
psicoterapeuti. Un disagio per cui l'ateneo ha già aumentato il
numero dei consulenti psicoterapeuti dello sportello fragilità,
che sono passati da uno a quattro e su cui vuole continuare a
lavorare. Ha infatti deciso di creare un tavolo di lavoro che
include Comune, Regione Lombardia, ufficio scolastico regionale
e realtà che si occupano di disagio giovanile.
Il primo passo per arrivare a realizzarlo è stato oggi il
convegno 'Uscire dal disagio: l'ateneo e le istituzioni del
territorio a supporto della salute e del benessere psicofisico".
Solitudine e smarrimento sono quello che hanno dovuto
affrontare gli studenti che si sono trovati bloccati nelle
residenze universitarie durante il lockdown oppure costretti
alla convivenza forzata in famiglia. Più frequentemente hanno
mostrato nei colloqui i segni di un disturbo ansioso-depressivo
latente: un senso di apatia generalizzata, insonnia,
irritabilità, letargia, e scoppi di pianto incontrollati e
apparentemente immotivati.
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