"Loro hanno sempre detto di essere
in guerra e i crimini di guerra, come sono gli omicidi dei
terroristi, non si prescrivono. Dunque ben venga questa
decisione e ora che venga estradato e che sconti la pena". Così
Maurizio Campagna, fratello di Andrea, agente della Digos di
Milano assassinato nel 1979, ha commentato con l'ANSA la
sentenza della Cassazione che, in sostanza, ha confermato la
pena di oltre 16 anni per Luigi Bergamin, l'ex Pac accusato di
concorso morale negli omicidi del maresciallo Antonio Santoro e
dello stesso poliziotto.
"Quelli che sono rimasti in Italia - ha detto Campagna,
presidente dell'Associazione per le vittime del terrorismo -
hanno scontato le loro pene, sempre per un massimo di 7-8 anni,
gli altri invece hanno deciso di scappare e ora che vengano
estradati". In Italia, ha aggiunto, "gli omicidi di terrorismo,
equiparabili ai crimini di guerra, non si prescrivono. Se a loro
va bene è così e anche se non gli va bene, se in Francia è
diverso qua è così". Ora Bergamin, ha concluso, "sconti la pena
in Italia come la sta scontando Battisti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA