Andrea Deiana "importantissimo
broker di stupefacenti internazionale, in grado di organizzare
forniture per centinaia di chili", arrestato nell'inchiesta
della Squadra mobile e del pm Silvia Bonardi contro il
narcotraffico e il riciclaggio in opere d'arte, risultava
"co-titolare di una importante galleria d'arte moderna ad
Amsterdam" come "mercante d'arte specializzato nelle opere
dell'artista contemporaneo, probabilmente più famoso e nello
stesso tempo più enigmatico del pianeta, Bansky" di cui nelle
chat intercettate utilizzava pure il "nickname". Lo si legge
nell'ordinanza del gip Carlo Ottone De Marchi.
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