Con la consegna dei verbali di
Amara a Piercamillo Davigo "per me era stato avvertito il Csm.
Sono andato da Davigo perché lo trovavo normale. Quello che è
accaduto e sta accadendo, lo trovo lunare". È un passaggio
delle dichiarazioni del pm di Milano Paolo Storari, convocato a
Brescia come testimone assistito connesso, nel processo in cui
Piercamillo Davigo, ex consigliere di Palazzo dei Marescialli,
risponde di rivelazione del segreto di ufficio, stesso reato per
cui Storari è stato assolto in primo grado, in abbreviato.
Nella sua ricostruzione il pubblico ministero, che più
volte si è commosso, ha raccontato di aver sollecitato più volte
le indagini sulle dichiarazioni rese da Amara e di aver trovato
da parte dell'ex procuratore Francesco Greco e dall'aggiunto
Laura Pedio, titolare del fascicolo di cui lui era
coassegnatario, "un muro di gomma".
"Non è stato fatto niente da dicembre 2019 fino a gennaio
2021. Perché non si voleva disturbare il processo Eni-Nigeria",
istruito dal dipartimento affari internazionali , guidato
dall'aggiunto Fabio De Pasquale, e ritenuto 'fiore
all'occhiello' dagli ex vertici dell'ufficio e che "faceva
processi di serie A".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA