"Sul territorio lombardo si sono
verificati, durante il mese di luglio, eventi meteorologici
avversi di significativa intensità, che hanno causato dissesti e
danni intensi, in particolare nei territori delle province di
Brescia, Pavia, Lodi e Cremona e, in misura minore, anche in
altre aree provinciali". Lo scrive il presidente della Regione
Lombardia, Attilio Fontana, nella lettera al presidente del
Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione
civile in cui chiede lo stato di emergenza di rilievo nazionale
per gli eventi legati al maltempo che, durante tutto il mese di
luglio, hanno interessato la regione.
Non appena terminata la fase di ricognizione dei danni,
ancora in corso, spiega l'assessore regionale alla Protezione
civile Pietro Foroni, sarà inviata al governo una "relazione
tecnica dettagliata, con tanto di una prima quantificazione dei
danni rilevati, relativa agli eventi occorsi". Dal nubifragio
che il 4 luglio ha interessato le province di Lodi e Cremona
alle colate di fango dei torrenti Scuropasso e Versa in
provincia di Pavia, il 26 e 27 luglio, fino all'alluvione della
Valcamonica del 27 e 28 luglio, per la quale sono ancora
evacuate ottanta persone. Decine le organizzazioni coinvolte e
centinaia i volontari attivati per garantire l'assistenza alla
popolazione e la rimozione del materiale che ha invaso i centri
urbani e gli edifici pubblici e privati, sono state anche
adottate le prime misure per il ripristino dei servizi pubblici
e delle infrastrutture strategiche.
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