L'aumento del biglietto per i mezzi
pubblici diventa un caso politico a Milano, in pieno clima da
campagna elettorale, con il centrosinistra in Comune che insorge
contro il centrodestra in Regione Lombardia. Questo dopo che
ieri l'Agenzia di bacino ha deciso di applicare l'adeguamento
Istat per i titoli di viaggio, ma non per gli abbonamenti, per
recepire un provvedimento regionale. Il rincaro scatterà
probabilmente il prossimo autunno, ma ancora dall'Agenzia del
Trasporto pubblico locale non hanno una stima su quanto
aumenteranno i biglietti.
L'ultimo aumento a Milano era scattato, per volontà però del
Comune, nel 2019 quando i biglietti erano passati da 1,50 a 2
euro. Ma questa volta il Comune non ci sta perché l'aumento
arriva "in un momento economicamente difficile per i cittadini",
come ha sottolineato l'assessore alla Mobilità Arianna Censi e
infatti se "avessimo potuto scegliere non avremmo certo deciso
ora l'adeguamento Istat". Secondo Censi l'effetto economico
della decisione "è di circa 38 milioni per tutta la Lombardia,
con una stima approssimativa in proporzione per la città di
Milano che si aggira tra i 15 e i 17 milioni di euro".
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