"Stando ai programmi presentati, il
centro-destra propone ricette economiche che reputiamo non
conformi a quanto davvero servirebbe per tutelare il mondo del
lavoro e i ceti meno abbienti. La Cub quindi porterà avanti le
proprie azioni di lotta, non facendo sconti alcuni a chi sarà
chiamato a frenare la corsa verso la probabile recessione
prossima futura". Lo afferma Marcelo Amendola, segretario
generale della Confederazione unitaria di base (Cub). La Cub
conferma lo sciopero generale del 2 dicembre.
All'astensione parteciperanno le sigle del sindacalismo di
base e conflittuale, con la collaborazione e il sostegno agli
altri movimenti del sindacalismo alternativo a livello europeo.
"Quello che emerge è un Paese spaccato - sottolinea il
sindacalista - dove dal Sud, caratterizzato da un forte
astensionismo, il risultato evidenzia come il M5s sia il primo
partito, chiaramente un segnale ben preciso che pone la
questione del reddito di cittadinanza come centrale per il
prossimo Governo che andrà ad amministrare il Paese. I prossimi
mesi, come andiamo ripetendo da mesi vedendo purtroppo avverarsi
le previsioni più nefaste, saranno molto difficili per i
lavoratori, i pensionati, le famiglie e in generale il tessuto
produttivo del Paese".
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