Oltre quattrocento opere per
raccontare Max Ernst a 360 gradi. Il dadaista, il surrealista,
il romantico, il patafisico, l'umanista. L'omaggio a quello che
è stato uno dei più grandi artisti del Novecento, pittore,
scultore, poeta e teorico dell'arte tedesco, poi naturalizzato
americano e francese, si snoda nelle sale di Palazzo Reale a
Milano nella grande retrospettiva, la prima in Italia, che
aprirà al pubblico il 4 ottobre e resterà aperta fino al 26
febbraio 2023.
L'esposizione, promossa dal Comune di Milano-Cultura e da
Palazzo Reale con Electa, in collaborazione con Madeinart, è
curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech e si annuncia già un
successo. "Un giorno prima dell'apertura, sono già 16.000 le
prenotazioni effettuate, tra gruppi e singoli, per poter entrare
nello straordinario mondo di Max Ernst", commenta l'assessore
alla Cultura del Comune, Tommaso Sacchi. Tra le opere in mostra,
alcune delle quali non sono esposte da decenni, non ci sono solo
dipinti ma anche sculture, molti disegni, collages, gioielli,
libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni
private, in Italia e all'estero.
Tra questi, per citarne solo alcuni, la GAM di Torino, la
Peggy Guggenheim Collection e il Museo di Ca' Pesaro di Venezia,
la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il
Museo Cantini di Marsiglia. Vista la complessità della mostra,
che ha molte opere esposte, Palazzo Reale sta pensando,
attraverso delle politiche tariffarie, di permettere ai
visitatori che lo desiderano di tornare più di una volta a
vedere l'esposizione con un biglietto speciale.
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