Ha quasi 50 anni ma non li
dimostra: gli appassionati hanno già preparato corsetto e calze
a rete per il "Richard O'Brien's Rocky Horror Show", che torna
in Italia nella sua versione originale, diretta da Christopher
Luscombe. La prima data del tour sarà Milano, al Teatro
Arcimboldi, dall'11 al 23 ottobre. Poi Trieste, al Politeama
Rossetti, dal 25 al 30 ottobre. Infine Roma, al Teatro Olimpico,
dall'1 al 6 novembre.
"Crediamo che questo spettacolo musicale - dice Gianmario
Longoni, direttore artistico del Tam - vada visto con la
compagnia originale perché è un rito che coinvolge e fa
partecipare, e oggi partecipare ha un'importanza diversa,
soprattutto con uno spettacolo libero e oltraggioso. Rocky ha
attraversato con successo tante generazioni, perché è una grande
festa partecipata".
Per il regista Christopher Luscombe, che ha diretto lo show
per 16 anni, il Rocky Horror "è una festa ma è profondo: chiede
di essere tolleranti e ascoltare se stessi. E' un inno
all'essere se stessi, per questo in questo momento di
neoconservatorismo è uno spettacolo più importante che mai".
"Frank-N-Furter è un antieroe, un serpente del giardino
dell'Eden, sicuramente - nota il regista - c'è un parallelismo
con alcune personalità politiche molto forti, ma lo spettatore
può vedere lo spettacolo come preferisce, anche in modo più
leggero".
Nel cast dello spettacolo anche un italiano, Stefano
Guerriero, che vive a Londra da una decina d'anni ed è
originario di Milano: "ho debuttato ieri come narratore e niente
ti prepara alla risposta del pubblico, è - dice - una festa per
tutti". Per prepararsi alla festa, sul sito dello spettacolo è
disponibile un'ironica 'virgin survival guide', una guida per
neofiti alla partecipazione attiva allo show, come richiesto
dalla filosofia del "Rocky Horror Show", dove tutti sono
invitati a scatenarsi sulle note di "Sweet Transvestite" o "Time
Warp". "Per due settimane - scherza Longoni - gli Arcimboldi
saranno una 'free zone'".
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