"Di nomi ne potrei fare tanti e
dovrei farne tanti, ma quello dell'ispettore Calabresi (ucciso
nel 1972, ndr) credo possa rappresentarli tutti, assieme, per
restare nella mia Milano, a tre nomi di ragazzi: un militante di
destra, Sergio Ramelli (militante del Fronte della Gioventù
morto nel 1975, ndr) che ho conosciuto e di cui sono stato
avvocato di parte civile, e due di sinistra, Fausto e Iaio
(frequentavano il centro sociale Leoncavallo di Milano e uccisi
nel 1978, ndr) i cui assassini non sono mai stati trovati. Mi
inchino anche davanti alle loro memorie". Così il neopresidente
del Senato, Ignazio La Russa indicando nei quattro nomi gli
emblemi delle vittime del terrorismo in Italia.
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