Si ispira al "giornale vivente",
forma di teatro popolare basata su testi di giornale nata il
secolo scorso, l'iniziativa 'Living Newspaper in Braidense'
della Biblioteca Nazionale Braidense, che da oggi al prossimo
maggio coinvolgerà una ventina di ragazzi delle scuole superiori
milanesi.
Progettato con ABCittà, in collaborazione con ForMattArt, il
programma vedrà i giovani partecipanti riflettere su temi come
la guerra e la pandemia, partendo dal materiale presente in
biblioteca - quotidiani e periodici, con qualche incursione nei
periodici d'epoca - per dare poi vita alle loro riflessioni,
attraverso un lavoro di drammaturgia e messa in scena.
La prima rappresentazione di questo tipo risale al 1923 con
la compagnia teatrale sovietica di agit-prop nota come Blue
Blouses (Bluse Blu), che prese il nome dalle uniformi blu da
operaio con cui gli attori si esibivano. Gli spettacoli si
svolgevano nei club, nelle caffetterie, nelle fabbriche e i
"giornali viventi" presentavano le notizie importanti del giorno
ai lavoratori. Fu la giovane regista e insegnante americana
Hallie Flanagan a introdurre i giornali viventi sul palcoscenico
americano negli anni Trenta e nel 1934 fu nominata a capo del
Federal Theatre Project della WPA (Works Progress
Administration), il programma di Roosevelt per mitigare la
disoccupazione durante la Grande Depressione.
A Brera, i ragazzi avranno modo di osservare, leggere e
approfondire il materiale cartaceo conservato nella Biblioteca,
per approfondire i temi della guerra e della pandemia,
riconoscere i diversi punti di vista e sviluppare il proprio
senso critico. In una seconda fase, verrà loro proposto di
rileggere la cronaca di oggi e trasformarla in un testo
teatrale. I ragazzi saranno quindi autori e attori di una
performance interattiva e itinerante attraverso gli spazi della
biblioteca.
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