Apre domani al pubblico 'Bartolomeo
Gatto. Invisibili percezioni. Dialogo tra Poeti', retrospettiva
del pittore e scultore salernitano Bartolomeo Gatto (1938 -
2021), vissuto a lungo a Milano, città di cui fu protagonista e
animatore culturale per molti anni con la sua galleria 'Il
Cigno' in via Manzoni.
La mostra è ospitata nello Studio Art Projet del poeta e
scultore Marco Nereo Rotelli. Un collegamento tra i due artisti
non casuale, come sottolinea il curatore Luca Cantore D'Amore.
"E' la presenza della Poesia, in entrambi, come minimo comune
multiplo tra le loro creazioni artistiche e opere - scrive -.
C'è, alla base del lavoro di entrambi, un inafferrabile che ci
sfugge via tutte le volte e non si fa catturare".
Protagoniste di 'Invisibili percezioni' sono venti opere
realizzate tra il 2000 e il 2010, alcune appartenenti al ciclo
pittorico delle "Pietre Amanti", successiva alla serie i
"Bambini". Le figure arrotondate e solide su tela sono i
caratteri principali di questi quadri: rappresentano le pietre
dell'amata Sardegna, l'isola in cui l'artista ha passato lunghi
periodi di tempo e che ha creato il suo stile personale.
Bartolomeo Gatto dipinge qui paradisi di terra, masse colorate
dalla luce, incantesimi che scopre dal di dentro e che afferra.
Si tratta di opere in cui il blu è il colore principale, che
l'artista iniziò ad utilizzare in senso totale: le sue opere
precedenti, e altrettanto famose, erano piene di rossi, di
viola, di turchesi e di gialli. Alcune di queste opere 'in blu',
dal forte impatto metafisico frutto della sua ricerca poetica,
furono esposte con grande successo all'Istituto Italiano di
Cultura di New York nel 2007. Si tratta di "Confronto con il
gioco di ricordi" (2005), "La via della Storia" (2003), "Picco
amico" (2006) e altre opere presenti nella retrospettiva
milanese. La mostra, sostenuta dalla Fondazione Bartolomeo Gatto
ETS, resterà aperta fino al 10 dicembre.
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