Diciotto artisti tra scultori,
pittori, videomaker e compositori, sotto la curatela degli
studenti dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,
hanno interpretato l'eccessiva diffusione di informazioni,
spesso inaccurate, e la difficoltà di individuare fonti
affidabili: sono l'informazione e le nuove tecnologie, tra
'infodemia' e 'infosofia', i protagonisti dell'itinerario di
Arte e Spiritualità 2023 ospitato dall'ateneo, giunto alla
quattordicesima edizione, che quest'anno risponde al titolo di
'Mips' - Million Instructions per Second.
A prestare il nome all'esposizione è l'ambito informatico:
'Mips' è infatti l'unità di misura che indica la velocità con
cui un computer processa le informazioni. Per i curatori, la
'unità di informazione' evoca la sovrabbondanza informatica che
ogni giorno dobbiamo elaborare nel minor tempo utile, quasi come
il processore di un computer. Già nel 2014 Papa Francesco aveva
considerato che "la velocità dell'informazione supera la nostra
capacità di riflessione e giudizio e non permette un'espressione
di sé misurata e corretta".
In occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni
sociali, il pontefice aveva lanciato un monito: "L'ambiente
comunicativo può aiutarci a crescere o, al contrario, a
disorientarci". Per il rettore dell'università, Franco Anelli,
"le implicazioni dell'iper-connessione e della pervasività
informativa interrogano anche la realtà universitaria" e "le
potenzialità derivanti dall'introduzione di nuovi strumenti e
dall'applicazione di nuove tecnologie nell'insegnamento e nella
ricerca, così come nello studio e nell'apprendimento,
determinano una disponibilità di accesso e una velocità di
condivisione di dati e informazioni senza precedenti, le cui
implicazioni profonde restano ancora da comprendere appieno".
Per questo, il rettore sottolinea l'importanza di "sviluppare
consapevolezza su un tema che tocca ogni aspetto della nostra
vita".
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