E' stato condannato a 8 anni di
reclusione, con rito abbreviato, Nour Amdouni, 20enne arrestato
il 18 agosto dello scorso anno per omicidio stradale con
l'aggravante della fuga per aver travolto e ucciso un bambino di
11 anni, Mohanad 'Momo' Moubarak, in sella alla sua bici in via
Bartolini, a Milano, poco lontano dal ristorante del padre, il 9
agosto.
Lo ha deciso il gup di Milano Massimo Baraldo. Riconosciute le
attenuanti generiche all'imputato, difeso dai legali Robert
Ranieli e Niccolò Vecchioni. A metà marzo un altro gup aveva
respinto un'istanza di patteggiamento a 5 anni, ritenendo la
pena incongrua, perché troppo bassa.
Come ricostruito nell'indagine della Polizia locale e del pm
Rosario Ferracane, quella sera, infatti, il ventenne aveva
assunto cannabinoidi, guidava con una gamba ingessata e anche se
non aveva mai conseguito la patente. Si era poi costituito dopo
quattro ore dalla tragedia e nei giorni successivi era arrivata
per lui un'ordinanza di custodia cautelare (si trova tuttora in
carcere).
Si è trattato di una "condotta ai limiti del dolo eventuale"
e dunque "ben oltre la mera colpa", aveva spiegato l'avvocato
dei familiari di Momo, Salvatore Bottari, che si era opposto al
patteggiamento. E si è arrivati, dunque, al processo con rito
abbreviato (sconto di un terzo sulla pena) che si è chiuso oggi
con la condanna a 8 anni e una provvisionale di risarcimento a
favore dei familiari della vittima. Anche il pm Ferracane aveva
chiesto una condanna a 8 anni.
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