Nuova scoperta paleontologica tra i
fossili conservati al Museo di Storia Naturale di Milano ed
estratti dal giacimento Unesco di Besano-Monte San Giorgio, in
provincia di Varese. Un piccolo pezzo di roccia dolomitica,
aperto in due, ha rivelato il corpo di uno scorpione: in soli
4,4 centimetri di lunghezza l'animale è conservato integro, con
occhi, zampe e coda completa di aculeo.
Coordinati dal paleontologo del museo Cristiano Dal Sasso, i
ricercatori Marco Viaretti e Gabriele Bindellini, afferenti al
Dipartimento di Scienze della Terra 'A. Desio' dell'Università
di Milano, hanno studiato in dettaglio il prezioso fossile di
scorpione, scoprendo che si tratta di una nuova specie, ora
battezzata Protobuthus ziliolii sulla rivista scientifica
internazionale Paläontologisches Zeitschrift. Gli artropodi
terrestri sono fossili molto rari, questo esemplare è il primo
scorpione dell'Era Mesozoica scoperto in Italia e la seconda
specie al mondo del genere Protobuthus.
"Le mie congratulazioni al team di ricerca per l'importante
scoperta, che conferma l'identità dei musei civici milanesi come
importanti centri di ricerca scientifica e artistica", ha
commentato l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso
Sacchi.
Con l'aiuto della luce UV e del microscopio elettronico a
scansione il team ha accertato che "il fossile è il corpo stesso
dello scorpione e non una semplice 'exuvia', cioè non è
l'esoscheletro vuoto, che gli artropodi abbandonano più volte
crescendo nel corso della loro vita, e che ha dunque più
possibilità di fossilizzare rispetto al corpo originale", ha
spiegato Viaretti.
Il fossile è stato estratto dagli strati superiori del
giacimento di Besano, in provincia di Varese, uno tra i più
importanti giacimenti fossiliferi al mondo del Triassico Medio,
epoca geologica compresa tra 247 e 237 milioni di anni fa. Il
reperto non è stato ancora esposto al pubblico, ma farà parte di
un nuovo percorso dedicato ai fossili lombardi, che sarà
allestito nei prossimi anni al piano terra del Museo.
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