Non sapremo probabilmente mai se ci sia stata anche una componente di emulazione alla base del blitz con cui stamani, a Milano, due climber hanno scalato la guglia maggiore del Duomo, simbolo del capoluogo lombardo, a quattro giorni dal grande clamore mediatico suscitato dall'azione con cui è stata deturpata da tre writers la Galleria Vittorio Emanuele II, il 'salotto' meneghino.
Loro avrebbero detto di non saperne niente, ma è certo che in pochi giorni i monumenti di Milano sono stati al centro di un'offensiva social mai vista prima, dato che per entrambe le azioni l'obiettivo sarebbe stato il medesimo: la notorietà online.
Erano poco prima delle 6 quando i due ragazzi, di 18 e 20 anni, provenienti da Digione, in Francia, sono stati avvistati sulla guglia da un ufficiale della polizia locale che stava prendendo servizio e ha subito lanciato l'allarme. Poco dopo sul posto sono arrivate diverse pattuglie che si sono messe intorno alla cattedrale perché non si sapeva dove sarebbero scesi i due street boulder. I due sono scesi dal lato verso la Rinascente di loro spontanea volontà, a mani nude, con una scena da brividi, ripresa anche da alcuni passanti, e sono stati presi in consegna dalla Polizia Locale, che li ha identificati, denunciati, e nel pomeriggio rimessi in libertà.
Al momento non è ancora chiaro quando siano saliti sul Duomo: potrebbero essere rimasti sul monumento nascondendosi alla chiusura delle terrazze, ieri sera, come fece nel 2013 un base jumper, o aver approfittato delle impalcature per inerpicarsi, ancora con il favore del buio, senza alcuna corda di sicurezza, sulle vetuste pareti di marmo di Candoglia. Gli accertamenti, su questo particolare, sono ancora in corso da parte degli investigatori e della Sicurezza della Veneranda Fabbrica del Duomo, che sta visionando i filmati di tutte le telecamere.
E' stato accertato con un sopralluogo che non hanno danneggiato il monumento. Hanno agito, a loro dire, solo per notorietà e per autocelebrarsi sui social. Il loro racconto appare credibile, dato che sui loro smart phone sono state trovate foto e video di altre 'scalate' su monumenti famosi, in Francia.
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