Cinque grandi murales animano
altrettante facciate dei palazzi del Gallaratese, quartiere
popolare della periferia nord ovest di Milano. Le opere sono
state inaugurate nel corso della giornata conclusiva di
Manifestival, progetto di arte urbana promossa dalla Fondazione
Arrigo e Pia Pini, con il contributo di Fondazione di Comunità
Milano.
Tre dei cinque murales sono stati appena realizzati mentre
altri due sono stati completati nei mesi passati, tutti portano
la firma di artiste donne di fama internazionale. Gli ultimi tre
murales del progetto sono stati realizzati a ottobre dal duo
artistico Nabla&Zibe, che, con l'opera 'Equilibrio dinamico',
hanno indagato il tema della natura e delle radici del quartiere
Gallaratese, mentre le argentine Medianeras hanno celebrato la
forza della musica e della cultura visiva come elemento di
aggregazione giovanile con 'Frequency&Rhythm', e la street
artist olandese Jdl - attiva anche in Italia e da sempre
impegnata sui temi sociali - ha realizzato 'Atlas', un omaggio
alle figure femminili che reggono il quartiere, il mondo.
Judith De Leeuw, in arte Jdl è una nota street artist olandese
apprezzata in tutto il mondo: ha esposto le sue opere accanto a
Banksy e Keith Haring, e una delle sue opere italiane è entrata
nella top 100 dei murales più belli del mondo (Best Street Art
2022 Awards). Gli altri due murales del progetto sono stati
realizzati nei mesi scorsi dalle urban artist BTOY. 'Il
viaggio', l'opera della urban artist di fama internazionale BTOY
pone al centro la memoria delle case popolari del Gallaratese,
tra vocazione abitativa e impegno per i diritti. È dedicata,
infine, allo sport come strumento di integrazione e di riscatto,
l'opera della urban artist Leticia Mandragora, che propone una
riflessione intorno al linguaggio del corpo e ai valori dello
sport, capaci di abbattere le barriere.
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