Stamattina e fino a martedì 12 marzo,
in 40 città italiane, da Roma a Milano, da Cagliari a Trieste,
da Bari a Genova passando per Bologna, sono partite decine di
manifestazioni "Stop al Codice della Strage", organizzate dalle
associazioni familiari delle vittime sulla strada e altre
associazioni contro il nuovo Codice della Strada voluto dal
ministro per le Infrastrutture Salvini, "che riporterà indietro
l'Italia di 40 anni dal punto di vista della sicurezza stradale
e della mobilità sostenibile e la allontanerà ancora di più
dagli altri Paesi europei dove i livelli di mortalità per
incidenti stradali e per inquinamento sono già inferiori a
quelli italiani", sostengono gli organizzatori. A Roma e Milano
le mobilitazioni si svolgeranno domani, domenica 10 marzo. A
Roma, alle 11, in piazza Sant'Apostoli; a Milano, partirà alle
15.30 dalla Triennale una biciclettata che arriverà vicino alla
prefettura. "Domani sarò in Piazza Sant'Apostoli. La sicurezza
deve essere una priorità nell'agenda politica e istituzionale e
bisogna affrontare questo tema in modo serio, mentre la riforma
al Codice della Strada è un'azione propaganda che non affronta
assolutamente gli elementi essenziali per ridurre il numero di
vittime sulla strada. Come promotore della proposta di legge
Lazio Strade Sicure sono convinto che la parola d'ordine debba
essere prevenzione, dobbiamo fare nostra la direttiva europea
che ci dà come obiettivo dimezzare il numero di incidenti entro
il 2030 per arrivare a zero morti sulle strade entro il 2050.
Dalla destra al Governo e in Regione invece vedo solo tante
chiacchiere e poca concretezza", ha detto il consigliere della
Regione Lazio e responsabile Welfare di Azione, Alessio D'Amato.
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