Tutti insieme, e c'è persino
Dostoevskij. Tutti dentro. Un "dentro" che è quello delle mura
del carcere milanese di Bollate dove Rai Radio 2 e Caterpillar,
con Massimo Cirri e Sara Zambotti che entrano per una puntata
speciale in diretta martedì 19 marzo alle 18.00 e in visual
radio sul canale 202, anche in vista della Giornata della
Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle
mafie del 21 marzo.
Una puntata che prende spunto dalla rilettura de I fratelli
Karamazov di Dostoevskij, attraverso le riflessioni di persone
detenute, studenti, familiari di vittime della criminalità
organizzata e operatori penitenziari sui temi della pena, della
colpa, del cambiamento, del debito e del credito, del "diritto"
al rancore e della "riparazione".
"La radio - spiega Sara Zambotti - unisce ciò che sembra
molto distante: infatti, i conflitti della famiglia Karamazov
sono i conflitti di molte delle nostre famiglie, dentro e fuori
dalle carceri, e li ascolteremo a Caterpillar in una puntata in
cui anche la playlist musicale sarà a cura dei nostri ospiti".
Un dialogo a più voci - tra gli studi di corso Sempione e il
carcere di Bollate - in cui le storie di persone detenute ed ex
detenuti si incontrano e spesso si intrecciano con quelle di chi
ha condiviso con loro un percorso di "riparazione", come Marisa
Fiorani, madre di Marcella, uccisa dalla Sacra Corona Unita nel
1990; Paolo Setti Carraro, fratello di Emanuela, moglie del
generale Dalla Chiesa; Francesco Cajani, pubblico ministero a
Milano; Giorgio Leggieri, direttore di Bollate; Angelo Aparo,
psicoterapeuta e fondatore del Gruppo della Trasgressione,
attivo in tutte le carceri milanesi; oltre a agli universitari
che hanno partecipato al confronto sui conflitti della famiglia
Karamazov, organizzato dal Gruppo della Trasgressione e dal
comitato scientifico del progetto Lo strappo. Quattro
chiacchiere sul crimine.
"Succedono molte cose nelle carceri italiane - dice Massimo
Cirri - e sappiamo di quelle difficili come sovraffollamento e
suicidi. Noi, invece, proviamo a raccontare quelle positive.
Percorsi con tanti attori per cambiare il tempo della detenzione
e i suoi esiti, ai quali ci richiama anche la nostra
Costituzione per una pena che tende alla rieducazione e riduce
la recidiva". "Rai Radio 2 - conclude la direttrice Simona Sala
- si fa strumento per dar voce a chi troppo spesso non ce l'ha.
È il tentativo di interpretare al meglio il ruolo del servizio
pubblico per far entrare in connessione le vittime, chi cerca di
superare i propri errori e tutti coloro che ogni giorno, lontano
dai riflettori, lavorano perché questo possa avvenire.
Caterpillar si conferma uno spazio di elezione dove tante realtà
ritrovano la propria voce".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA