"La vera sfida è continuare a
vincere. Dare stabilità a qualcosa di straordinario. Volevamo
trovare vie nuove per far sì che l'atletica, che attraversava
momenti difficili, ritrovasse i fasti del passato. Siamo a buon
punto, ma il lavoro non è finito": lo dice Stefano Mei durante
la presentazione della propria candidatura alla presidenza Fidal
per il triennio 2025-2028.
"Questo quadriennio ci ha portato risultati inimmaginabili.
Tokyo - ricorda Mei - ci ha portato cinque medaglie d'oro, ci
sono state una serie di congiunture favorevoli ma vi assicuro
che il clima era cambiato: sorrisi, tranquillità, un modo
diverso di approcciare la gara. E mi prendo qualche merito. So
che l'atleta non vuole essere disturbato e mai sono intervenuto
nelle scelte tecniche. I ragazzi sentono la condivisione di idee
e percorso. Da atleta so quello che serve. L'innovazione è stata
rimanere atleta pur rivestendo il ruolo di presidente. Sarò
sempre dalla parte dell'atleta".
"Voglio nella mia candidatura un cambio di gioco - ha
concluso - Un governo senza compromessi perché vanno riformate
le fondamenta. E' necessaria una governance forte, tutti devono
spingere nella stessa direzione".
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