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Ilaria Salis, solidarietà e non paura sia il faro in Europa

Ilaria Salis, solidarietà e non paura sia il faro in Europa

"Scuola e cultura sono l'investimento sociale più importante"

MILANO, 03 giugno 2024, 14:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Che la solidarietà e non la paura diventi il faro d'Europa": si conclude così il secondo post pubblicato da Ilaria Salis sul suo profilo Instagram.
    L'attivista milanese candidata alle prossime elezioni europee con Avs ha ricordato che "l'antifascismo sarà sempre la bussola che orienterà il mio agire. La storia e il presente d'Europa parlano chiaro: la battaglia contro l'oppressione e le discriminazioni è la più importante per vivere come persone libere ed uguali".
    "Sono un'insegnante - ha aggiunto - amo il mio lavoro e vedo in esso un alto valore sociale. Contro la politica dei tagli e lo svilimento dei saperi, voglio rivendicare il diritto universale a un'istruzione di qualità. La scuola e la cultura sono l'investimento sociale più importante. Come giovane donna e lavoratrice precaria voglio dedicarmi alla trasformazione delle condizioni materiali di vita. Nel nostro paese - ha spiegato -, al netto degli enormi profitti e di un impoverimento diffuso, non siamo mai stati rappresentati da nessuno e siamo sempre rimasti invisibili". Salis ha ricordato di non essere "una politica di professione" ma di aver sempre fatto "politica dal basso: nei movimenti, nelle lotte sociali, fra le persone comuni. Continuerò a dare respiro e forza ai temi e alle battaglie che hanno caratterizzato la mia storia".
    Per oltre 15 mesi detenuta in carcere a Budapest con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra, Salis ha spiegato che "ho imparato sulla mia pelle che "il grado di civiltà di un paese si misura osservando le condizioni delle sue carceri" e nei mesi passati là dentro ho riflettuto parecchio sulle reali implicazioni di questa frase" di Voltaire. "Perciò voglio sostenere i diritti umani delle persone detenute ed oppormi alle umiliazioni, alle privazioni e ai soprusi che subiscono nelle carceri d'Italia e d'Europa". "La ricchezza c'è e deve essere condivisa, l'ambiente deve essere tutelato, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici rispettati ed ampliati, e nessuna mai più subordinata al dominio patriarcale", ha aggiunto.
   

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