Quando la loro insegnante di teatro
ha chiesto loro come vedessero un eroe, hanno pensato a
maschere, mantello e superpoteri, ma quando sono stati invitati
a ricordare quando si fossero sentiti loro degli eroi, i ragazzi
di Fondazione Un Futuro per l'Asperger Onlus hanno capito di
esserlo loro stessi, nella vita di ogni giorno. Ed è quanto
hanno restituito ieri al teatro Gerolamo di Milano, alla prima
dello spettacolo 'Take me Aut, l'eroe in me'.
L'iniziativa artistica - premiata dagli applausi del
pubblico, e che raddoppia stasera - è nata dal laboratorio
teatrale curato da Alice de André all'interno di Scuola Futuro
Lavoro, braccio formativo della Fondazione Un futuro per
l'Asperger.
In scena Javier Di Benedetto, Luigi Lotto, Tommaso Noci,
Fabio Palpon, Beatrice Papa, Morgan Radice, Lara Ranieri, Mattia
Scarpa, Fabio Valcarenghi, Riccardo Zangarini, 10 ragazzi e
ragazze Asperger che hanno scelto di incarnare gli eroi che
hanno sentito più vicini. A questi hanno dato quei 'superpoteri'
che li rendono unici, capaci di affrontare problemi quotidiani e
possibili paure come quella di affrontare gli altri, di parlare
in pubblico e anche di avere contatti fisici. Così sono
diventati Forrest Gump, Achille, si sono ispirati a film come Il
Signore degli anelli o alle saghe della Marvel.
"La condizione di Asperger, con le sue piccole limitazioni o
restrizioni, - spiega Alice de André - fa sì che anche le più
piccole azioni sociali, portino con sé una dose di paura che ne
rende ardito il superamento. Questi ragazzi vivono più sfide e
più volte si trovano a dover dimostrare la loro virtù di
coraggio rispetto alle avversità".
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