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A Milano i ritratti di Philippe Halsman che creò la 'jumpology'

A Milano i ritratti di Philippe Halsman che creò la 'jumpology'

Famosi i suoi scatti di Einstein, dei duchi di Windsor e Marylin

MILANO, 14 giugno 2024, 14:05

Redazione ANSA

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È stato uno dei più originali ritrattisti del Novecento e Milano gli dedica ora una mostra, che aprirà da domani, 15 giugno, a Palazzo Reale dal titolo, 'Philippe Halsman. Lampo di genio'.
    Curata da Alessandra Mauro in collaborazione con l'Archivio Halsman di New York, la mostra presenta 100 immagini di vario formato provenienti dall'archivio, che ripercorrono l'intera carriera di Halsman. Attraverso i suoi scatti si potranno ammirare i personaggi più noti della cultura e dello spettacolo del secolo scorso, immortalati in ritratti straordinari per la loro forza e l'introspezione psicologica, capaci di catturare l'essenza di scienziati come Albert Einstein o il carisma di politici come John F. Kennedy. Halsman inventa anche un metodo originale per divertire e sorprendere i suoi soggetti: li fa saltare di fronte all'obiettivo. Nasce così jumpology, un gioco con il quale è riuscito a far saltare di fronte al suo obiettivo teste coronate, capi di Stato e divi dello schermo, da Marilyn Monroe ai Duchi di Windsor.
    Nato a Riga in Lettonia nel 1906, Halsman comincia la sua carriera di fotografo a Parigi negli anni Trenta, lavorando per riviste come Vogue e Vu. Negli anni Quaranta, in piena guerra e grazie all'amicizia di Albert Einstein, riesce a ottenere un visto per gli Stati Uniti e, una volta sbarcato a New York, la sua fama di grande ritrattista si consolida: dalle collaborazioni con le grandi testate agli intensi ritratti per lo show business hollywoodiano, Halsman crea un genere e uno stile unico e rivoluzionario, arrivando a firmare 101 copertine di Life, più di qualunque altro fotografo.

   

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