"Sul falso l'unica cosa che mi sento di ammettere è di aver dimenticato di correggere un orario". Così l'infettivologo Massimo Galli, commentando la sentenza con la quale è stato condannato a 1 anno e 4 mesi per falso nel caso dei presunti concorsi pilotati alla facoltà di medicina dell'Università Statale di Milano, venendo invece assolto dall'accusa di turbativa d'asta o abuso d'ufficio. Il professore, che ha detto di essere "assolutamente sereno", ha aggiunto: "se per chiudere la questione bisognava avere una condanna per qualcosa, evidentemente restava solo la possibilità del falso". L'infettivologo ha annunciato che presenterà ricorso in appello.
"Se ho sbagliato nel non correggere un orario, lasciandolo così com'era per una svista, non riesco a rimproverarmelo più di tanto" perché "il 14 febbraio del 2020 era un giorno pieno di cose da fare e soltanto sei giorni dopo avremmo avuto il primo caso conclamato di Covid in Italia", ha detto Galli spiegando che proprio quel giorno "partì un lavoro scientifico importante" sul Covid "e io - ha aggiunto - ero più attento a quello che ad altre cose".
"So di avere avuto tre pessimi anni e di aver avuto dallo Stato, come ringraziamento per 42 anni di servizio, questo. Porterò avanti le mie ragioni in appello", ha concluso.
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