Quella dei trent'anni è stata la
stagione della svolta per l'orchestra Sinfonica di Milano, che
ha atteso la chiusura della programmazione per tracciare un
bilancio, positivo.
Intanto, ha ottenuto il suo primo, prestigioso, premio
Abbiati (un premio speciale per il festival Mahler, che ha
organizzato coinvolgendo tutte le più grandi orchestre italiane,
dalla Filarmonica della Scala a Santa Cecilia per festeggiare il
trentennio ), un aumento dei ricavi da biglietteria, sponsor e
eventi speciali che hanno raggiunto i 2 milioni 560 mila euro,
un incremento del pubblico (la biglietteria ha incassato 125mila
euro in più) e l'arrivo di un nuovo direttore musicale, il
ventinovenne Emmanuel Tjeknavorian.
Una scelta non scontata dopo l'addio di Ruben Jais,
direttore artistico e generale dell'orchestra che ha lasciato
dopo 25 anni di attività a Milano per prendere la guida della
Toscanini, ma comunque apprezzata dal pubblico a giudicare
dall'andamento della campagna abbonamenti. Nella stagione appena
conclusa gli abbonamenti sono infatti aumentati del 22% e per
quella che sta iniziando c'è una crescita del 35% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. Al momento gli abbonamenti
hanno permesso di incassare per la prossima stagione 139.490
euro, contro i 104922 dell'anno scorso a luglio.
Altro dato positivo (ed estremamente inusuale) è l'età del
pubblico, anche grazie a iniziative come la community Genesi -
generazione sinfonica gli spettatori under 35 quest'anno sono
aumentati del 64%.
"E' stata una Stagione straordinaria iniziata con Mahler, al
Teatro alla Scala, con il capolavoro 'Das Lied von der Erde', e
terminata con Mahler alle Settimane Mahleriane di Dobbiaco, con
la Sesta Sinfonia" ha sintetizzato la presidente Ambra Redaelli.
Adesso si attende l'avvio della prossima stagione il 15
settembre con il concerto inaugurale diretto da Tjeknavorian al
teatro alla Scala.
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