Proseguono i lavori di restauro di
Palazzo Marino, la sede del Comune di Milano, interamente
finanziati dal gruppo Tod's. I restauratori sono al lavoro da
aprile e nonostante il maltempo che ha colpito Milano in questi
ultimi mesi la facciata principale, la prima ad essere
restaurata, é a buon punto. A fine settembre i lavori finiranno
e si smonterà il ponteggio per l'inizio di ottobre, così che la
facciata ripulita potrà essere ammirata dalla cittadinanza e
inizieranno i lavori sulla parte di via Case Rotte e poi a
seguire in tutte le altre facciate. Ad illustrate i progressi è
stato il team tecnico coordinato da Michele Brunello di Dontstop
Architettura e composto dallo studio specializzato in restauri
di palazzi di pregio, Andrea Borri Architetti, dal restauratore
Paolo Pecorelli, dall'impresa aggiudicataria dei lavori Estia e
da Progetto Cmr per la gestione delle tematiche di cantiere e
sicurezza.
Dal "Ceppo del Brembo", la pietra friabile con cui è stata
realizzata alla fine dell'Ottocento la Casa dei milanesi, sono
stati rimossi interventi di stucco precedenti, i segni di
ammaloramento, la patina di smog. Sono stati trovati e ripuliti
ad esempio, anche depositi ferrosi derivanti dall'attrito delle
pastiglie dei freni dei tram che passano in piazza Scala e
depositati lì dal flusso di aria. Oltre che i segni di vernice
rossa dovuti a proteste avvenute in passato in piazza.
"Restaurare le facciate di Palazzo Marino é come fare un viaggio
nella storia", hanno infatti spiegato gli addetti. É stata
realizzata una pulitura progressiva che sarà visibile ma sarà
mantenuta anche un'impronta del tempo. Sono poi state fatte
delle micro stuccature di precisione per creare una pelle
superficiale, per favorire lo scivolamento dell'acqua. Infine
una equilibratura cromatica.
Prima di procedere con i lavori, che in tutto dureranno 16
mesi, é stata fatta una diagnosi non invasiva delle superfici
con droni dotati di telecamere e sensori per creare una mappa
digitale.
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