Prima la sfida a bere tutta la
bottiglia di vodka, dopo le molestie pesanti e infine la 'nebbia
totale' in quanto era così ubriaca che è svenuta. Ha confermato
davanti al gip di Milano Alberto Carboni quanto aveva già
raccontato mesi fa, la giovane che aveva denunciato di essere
stata aggredita e che aveva riconosciuto come suo suo
molestatore, Stanislav Bahirov, 25enne operaio e calciatore
dilettante in Serie D nella Vogherese,
Sentita in incidente probatorio, su istanza del pm Rosaria
Stagnaro, la ragazza di 19 anni che è sempre stata ritenuta
credibile, ha ancora una volta dato la sua versione di quella
notte tra il 22 e il 23 ottobre scorsi. Ha spiegato di essere
uscita di casa dopo una lite con i genitori, di essersi diretta
in un parco vicino a casa in zona Niguarda e di essere stata
avvicinata da un giovane che mai aveva visto prima. Dopo essersi
messi a parlare, lui, che le aveva confidato di essere
originario dell'Ucraina, ha lanciato la sfida: "Se bevi tutta la
bottiglia di vodka di regalo 5 euro". Lei già stordita ha
accettato e ha finito la bottiglia. Dopo di che è stata
aggredita dall'uomo, che anche oggi ha riconosciuto, che ha
abusato di lei costringendola a un rapporto sebbene non
completo. Dopo di che il blackout: da quel momento in poi non ha
più ricordi in quanto è in pratica svenuta.
Per la vicenda, lo scorso gennaio il calciatore era finito in
carcere, su disposizione dello stesso giudice Carboni, ma poi
era stato liberato in quanto gli esiti del test del dna avevano
escluso che fossero sue le tracce genetiche repertate sulla
19enne. La quale stamattina ha ribadito la sua versione
totalmente diversa da quella del 25enne, indagato per violenza
sessuale, che ha sempre respinto le accuse.
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