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Prosciolti in appello ultrà Beretta ed ex calciatore Bombardini

Prosciolti in appello ultrà Beretta ed ex calciatore Bombardini

Cade la denuncia nel processo di secondo grado a Milano

MILANO, 16 settembre 2024, 17:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono stati prosciolti oggi in appello a Milano, perché la presunta parte offesa ha ritirato la querela, Andrea Beretta, il capo ultrà della curva nord dell'Inter, tra l'altro finito in carcere il 4 settembre per l'omicidio di Antonio Bellocco, l'ex calciatore Davide Bombardini e un altro ultrà interista Claudio Morra, che erano stati condannati nel luglio del 2023 per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, su denuncia di un imprenditore edile.
    Il 13 luglio di un anno fa il Tribunale, a seguito delle indagini del pm Leonardo Lesti, aveva condannato Bombardini e Beretta a 6 mesi, con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziale, e Morra a 10 mesi, riqualificando il reato da tentata estorsione, come contestato dalla Procura, ad esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
    Secondo l'accusa che aveva portato al processo, l'ex centrocampista Bombardini, ora imprenditore, avrebbe provato ad ottenere da un 59enne in modo illecito e con minacce 100mila euro. Stando all'imputazione, i tre, assieme ad una persona "rimasta ignota", avrebbero tentato di costringere "con minaccia" la presunta vittima "a consegnare dapprima a Bombardini", poi a Beretta e Morra, "la somma di 100mila euro".
    Oggi, però, la terza sezione penale della Corte d'Appello di Milano ha stabilito il "non doversi procedere" per la remissione della querela per Beretta, difeso dall'avvocato Mirko Perlino, per Bombardini, assistito dall'avvocato Danilo Buongiorno, e per l'altro imputato. Revocati dai giudici anche i risarcimenti che erano stati decisi in primo grado.
   

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