È stato arrestato in Spagna, dove
si era rifugiato, l'uomo accusato di aver ucciso con una
bicchierata alla nuca Mykola Ivasiuk, l'ucraino di 38 anni,
durante una lite fuori da un bar a Casazza lo scorso 19 agosto.
Si tratta di un marocchino di 32 anni, rintracciato in Spagna
dal personale del 'Fugitive active search team' del 'Central
operational unit' della guardia civil, in stretta collaborazione
con i carabinieri di Bergamo.
Dopo l'omicidio l'uomo era scappato con l'auto di un
conoscente (per questo inizialmente arrestato per
favoreggiamento e ora scarcerato), abbandonata a Martinengo.
Distrutto il telefono, era scappato all'estero: in Spagna è
arrivato nascosto in un mezzo di trasporto di generi alimentari,
ma nelle campagne tra Murcia e Malaga è stato rintracciato,
anche se non senza difficoltà.
Per il delitto erano stati subito arrestati due italiani: un
calabrese di 29 anni, con l'accusa di omicidio
preterintenzionale, e un bergamasco di 46 anni accusato invece
di favoreggiamento appunto per aver prestato l'auto al
marocchino di 32 anni. I due arresti iniziali non erano stati
convalidati dal gip Lucia Graziosi e per questo il pm Silvia
Marchina aveva fatto ricorso in Cassazione. Ora la svolta con
questo nuovo arresto.
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