La promozione di uno stile di vita
sano, che includa una corretta alimentazione e una regolare
attività fisica è essenziale per prevenire una serie di disturbi
cronici metabolici e di disturbi della salute mentale. Di
qualità della vita e di longevità sana si è parlato oggi nella
prima giornata del quinto congresso internazionale 'Healthy
Lifespan - Positive nutrition, antiinflammation diet, physical
activity and sport' organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini e
promosso da Enervit e Technogym a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Secondo quanto emerso dai dati Istat riportati nel
rapporto annuale 2023, alla fine del 2022 la popolazione
italiana ultra 65enne ha raggiunto i 14 milioni 177 mila
individui, rappresentando il 24,1% della popolazione totale; gli
ultraottantenni i 4 milioni 529 mila, pari al 7,7% della
popolazione, mentre gli ultracentenari hanno raggiunto il loro
massimo storico, sfiorando le 22mila unità. Le previsioni
demografiche, inoltre, indicano un aumento significativo dei
'grandi anziani' entro il 2041, con la popolazione
ultraottantenne in crescita del 35,2% rispetto al 2021.
Una vita più lunga, però, non si traduce necessariamente
in una vita sana e di qualità. 'Sebbene l'aspettativa di vita
media in Italia sia oggi di circa 84 anni, l'aspettativa di vita
in salute non raggiunge i 60 anni. Questa condizione significa
che ognuno di noi deve aspettarsi di vivere un quarto della
propria vita in uno stato di malattia', ha osservato Giovanni
Scapagnini, professore ordinario di Nutrizione clinica presso
l'Università del Molise e vicepresidente della Società Italiana
di Nutraceutica (Sinut).
'Ad ogni modo la scienza ci dimostra che l'ago della
bilancia - ha aggiunto - può essere spostato verso un
invecchiamento in salute. I pilastri che ci permettono di
restare giovani su cui possiamo lavorare efficacemente sono
variabili, come l'alimentazione, l'attività fisica e la gestione
dello stress'.
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