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Caso ultrà, convocato e annullato l'interrogatorio per Fedez

Caso ultrà, convocato e annullato l'interrogatorio per Fedez

Indagato in procedimento connesso per rissa con Iovino

MILANO, 10 ottobre 2024, 21:48

Redazione ANSA

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Fedez sabato scorso era stato convocato per essere sentito nell'inchiesta milanese sulle curve di San Siro ma poi, dopo un'interlocuzione tra gli inquirenti e i legali del rapper, l'interrogatorio non si è tenuto e non si sa se verrà successivamente effettuato. Fedez era stato convocato come indagato in procedimento connesso, ossia la rissa avvenuta lo scorso aprile in una discoteca milanese e che ha portato poi all'episodio del pestaggio ai danni del personal trainer Cristiano Iovino, a cui avrebbero preso parte alcuni ultrà della curva sud milanista vicini al cantante.
    Da quanto si è saputo, l'interrogatorio era stato programmato per sabato scorso, anche se non formalmente con un invito a comparire, ma poi, dopo un dialogo tra i pm e i legali del rapper, la convocazione è stata annullata. Stando a quanto riferito, la scelta di non andare avanti con l'interrogatorio da parte della Procura milanese non sarebbe stata legata al fatto che Fedez avesse deciso di non rispondere ma sono sopraggiunte, pare, ulteriori esigenze investigative e c'è stato alla fine un accordo tra pm e difesa sul no all'interrogatorio. Interrogatorio che, a questo punto, potrebbe non esserci più in questa fase. Fedez avrebbe dovuto essere sentito con l'assistenza di un avvocato, perché è indagato nel procedimento connesso sulla rissa e sul successivo pestaggio, a cui avrebbe preso parte, tra gli altri, Christian Rosiello, bodyguard del cantante e ultrà del Milan finito in carcere, assieme ad Islam Hagag, anche lui amico di Fedez. Così come Luca Lucci, capo ultrà della Sud milanista, anche lui in carcere e più volte intercettato, come emerge dagli atti, in dialoghi con l'ex di Chiara Ferragni.
   

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