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Caso Cpr Milano, migranti parti civili contro gli ex gestori

Caso Cpr Milano, migranti parti civili contro gli ex gestori

Negli atti le condizioni "infernali". 2 richieste patteggiamento

MILANO, 14 ottobre 2024, 12:25

Redazione ANSA

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Due migranti sono stati ammessi come parti civili, per gli eventuali danni, e altri hanno annunciato che si costituiranno nell'udienza, davanti al gup di Milano Mattia Fiorentini, a carico di Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso, amministratori di fatto e di diritto della Martinina srl, e della stessa società con sede a Salerno.
    Le accuse sono di frode in pubbliche forniture e turbativa d'asta nell'inchiesta sul Centro di permanenza rimpatri di via Corelli a Milano in cui i migranti, secondo le indagini dei pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e del Nucleo di polizia economica finanziaria della Gdf, sarebbero stati rinchiusi in condizioni "disumane" e "infernali".
    Come parti civili (tra i legali Eugenio Losco, Maria Pia Cecere, Carla Quinto e Enrico Belloli), sono state ammesse anche le associazioni Naga e BeFree, che da tempo si occupano dei cpr e denunciano le condizioni in cui sono trattenuti i migranti.
    Forlenza, con l'avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, ha chiesto di patteggiare un anno e 8 mesi e la Martinina ha chiesto un patteggiamento a 15mila euro di sanzione pecuniaria con interdizione dal contrattare con la pubblica amministrazione per 20 mesi. Non ha scelto riti alternativi, al momento, Caruso, madre di Forlenza.
    Il 13 dicembre 2023, i pm avevano ottenuto il sequestro del ramo di azienda della Martinina che gestiva il Cpr. Le indagini avevano fatto emergere una situazione per la quale si è reso necessario nominare un amministratore giudiziario: "cibo pieno di vermi", assenza di mediatori culturali e linguistici, l'uso costante di "psicofarmaci", letti e bagni fatiscenti, solo per citare alcuni fatti. Inoltre, Forlenza risponde di altre imputazioni, in quanto "quale amministratore di fatto di Engel Italia srl e Martinina" avrebbe presentato "documentazione contraffatta" partecipando ad altre "gare d'appalto" sulla gestione di centri di accoglienza per stranieri richiedenti asilo, tra Milano, Salerno, Brindisi e Taranto.
    L'udienza preliminare è stata aggiornata al 18 dicembre, anche perché si attende il passaggio di consegne tra l'amministratore giudiziario (una relazione sarà depositata nelle prossime settimane) e la nuova società che ha vinto il bando per la gestione del centro.
   

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