Due migranti sono stati ammessi
come parti civili, per gli eventuali danni, e altri hanno
annunciato che si costituiranno nell'udienza, davanti al gup di
Milano Mattia Fiorentini, a carico di Alessandro Forlenza e
Consiglia Caruso, amministratori di fatto e di diritto della
Martinina srl, e della stessa società con sede a Salerno.
Le accuse sono di frode in pubbliche forniture e turbativa
d'asta nell'inchiesta sul Centro di permanenza rimpatri di via
Corelli a Milano in cui i migranti, secondo le indagini dei pm
Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e del Nucleo di polizia
economica finanziaria della Gdf, sarebbero stati rinchiusi in
condizioni "disumane" e "infernali".
Come parti civili (tra i legali Eugenio Losco, Maria Pia
Cecere, Carla Quinto e Enrico Belloli), sono state ammesse anche
le associazioni Naga e BeFree, che da tempo si occupano dei cpr
e denunciano le condizioni in cui sono trattenuti i migranti.
Forlenza, con l'avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, ha chiesto di
patteggiare un anno e 8 mesi e la Martinina ha chiesto un
patteggiamento a 15mila euro di sanzione pecuniaria con
interdizione dal contrattare con la pubblica amministrazione per
20 mesi. Non ha scelto riti alternativi, al momento, Caruso,
madre di Forlenza.
Il 13 dicembre 2023, i pm avevano ottenuto il sequestro del
ramo di azienda della Martinina che gestiva il Cpr. Le indagini
avevano fatto emergere una situazione per la quale si è reso
necessario nominare un amministratore giudiziario: "cibo pieno
di vermi", assenza di mediatori culturali e linguistici, l'uso
costante di "psicofarmaci", letti e bagni fatiscenti, solo per
citare alcuni fatti. Inoltre, Forlenza risponde di altre
imputazioni, in quanto "quale amministratore di fatto di Engel
Italia srl e Martinina" avrebbe presentato "documentazione
contraffatta" partecipando ad altre "gare d'appalto" sulla
gestione di centri di accoglienza per stranieri richiedenti
asilo, tra Milano, Salerno, Brindisi e Taranto.
L'udienza preliminare è stata aggiornata al 18 dicembre,
anche perché si attende il passaggio di consegne tra
l'amministratore giudiziario (una relazione sarà depositata
nelle prossime settimane) e la nuova società che ha vinto il
bando per la gestione del centro.
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