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La strage dei piccoli martiri di Gorla

La strage dei piccoli martiri di Gorla

Oggi l'80esimo anniversario. Presente anche il capo dello Stato

MILANO, 14 ottobre 2024, 14:47

Redazione ANSA

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Nicolò Rubeis Era una mattinata di sole autunnale quella del 20 ottobre del 1944, quando sul cielo di Milano apparve una pattuglia aerea della 15esima Air force americana che puntava obiettivi sensibili e strategici, come i complessi industriali nel Nord della città, territorio che faceva parte della Repubblica sociale italiana.
    I bombardieri alleati, prima di rientrare alla base, si liberano del carico esplosivo residuo scaricandolo, dopo una serie di errori di calcolo, sui popolosi quartieri di Gorla e Precotto, nel nord-est della città, vicino a Sesto San Giovanni.
    Uno degli ordigni finì nel vano scale della scuola elementare 'Francesco Crispi' di Gorla mentre i bambini e i loro insegnanti - sentito il segnale d'allerta - stavano cercando di raggiungere i rifugi anti-bomba. L'edificio fu sventrato con l'esplosione che portò alla morte di oltre 200 persone, tra cui 184 bambini, la direttrice della scuola, 14 insegnanti e 4 bidelli.
    Ai bombardieri americani era stato dato il compito di distruggere gli impianti produttivi meccanico-siderurgici che ancora operavano nella periferia della città, con l'obiettivo specifico di annientare gli stabilimenti della Breda di Sesto San Giovanni.
    Altre due missioni avevano invece lo scopo di colpire i siti della Isotta Fraschini e della Alfa Romeo. Quest'ultime due operazioni andarono in porto causando un numero limitato di vittime civili, mentre gli aerei diretti verso gli stabilimenti Breda, per una serie di calcoli sbagliati e di errori, non potendo ritornare e atterrare con le bombe ancora a bordo, sganciarono 80 tonnellate di esplosivo su Gorla e Precotto e non - come previsto - sulla campagna cremonese o nel Mar Adriatico.
    In tutta Milano, in quel 20 ottobre, furono 614 i morti estratti a fatica dalle macerie.
    Piazza Redipuglia, dove aveva sede la scuola, cambiò nome in Piazza dei Piccoli Martiri, per omaggiare i piccoli innocenti deceduti. Nella cripta del monumento che ricorda la strage vennero in seguito trasferite le ossa esumate dei bambini e dei loro insegnanti e anche la nuova scuola fu dedicata ai 'martiri di Gorla'.
    Quella stessa cripta che è stata visitata oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha incontrato le cinque donne sopravvissute alla strage e alcuni familiari di altri superstiti scomparsi negli scorsi anni.
   

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