"Ogni droga fa male: è un dato
scientifico. Vanno modificati i messaggi, spesso fuorvianti, se
vogliamo che i nostri giovani non diventino vittime di forme di
dipendenza". Lo ha dichiarato oggi Alfredo Mantovano,
sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio,
visitando a Pavia la Casa del Giovane, una comunità fondata da
don Enzo Boschetti tra la fine degli anni Sessanta e i primi
anni Settanta per accogliere ragazzi in difficoltà.
"Il Governo è particolarmente impegnato su questo fronte - ha
spiegato Mantovano -. Il Dipartimento antidroga diventerà
dipartimento per le dipendenze, perché oggi il tema è più
complesso rispetto al passato e va affrontato a 360 gradi. Il
problema è anche culturale. Oggi scontiamo un decennio in cui il
campo istituzionale ha colpevolmente abbandonato un settore così
cruciale, Così capita di assistere, in prima serata su una rete
televisiva nazionale, ad una serie dove il protagonista è un
poliziotto che per rilassarsi si fuma uno spinello nel suo
ufficio. E' un messaggio devastante, così come lo è anche la
presenza dei cannabis shop che vanno chiusi. Non è questione di
droghe leggere o pesanti: tutte fanno male. E negli ultimi tempi
ci sta molto preoccupando anche la diffusione delle droghe
sintetiche".
Mantovano, accompagnato dal deputato pavese Alessandro
Cattaneo, ha visitato i laboratori della comunità pavese, dalla
falegnameria alla carpenteria, sino alla cucina e alla palestra
di arrampicata. Nelle strutture della Casa del Giovane di Pavia
sono presenti 167 posti autorizzati, con una presenza media
quotidiana di circa 136 persone accolte.
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