Un incontro con "funzionari della
Presidenza del Consiglio dei ministri" negli uffici della
Equalize, la società di investigazione privata al centro
dell'indagine della Dda di Milano e della Dna su una presunta
rete di cyber-spie, amministrata dall'ex super poliziotto
Carmine Gallo, ora ai domiciliari, e di proprietà di Enrico
Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera che si è autosospeso
in quanto indagato.
E' un particolare, anticipato da 'Il Fatto Quotidiano', che
emerge da una richiesta di proroga dell'ottobre 2022 delle
intercettazioni tra le carte dell'inchiesta della procura di
Milano che sta indagando sulla presunta sulla rete. Nella
richiesta i carabinieri delegati ad indagare hanno accertato
appunto che "presso gli uffici della Equalize si sono già recati
funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri".
Aggiungono inoltre che "le conversazioni" tra Gallo e i
funzionari della Presidenza del Consiglio sono state sì
intercettate, ma "non sono state oggetto di sunto e
trascrizione".
"Tale evidenza - dicono ancora gli investigatori - dimostra
però l'entratura dei soggetti con i quali ci si sta approcciando
e la ragnatela di conoscenze e contatti di cui dispongono".
Inoltre "si è accertato che gli stessi non hanno alcun ruolo
organico con apparati di sicurezza nazionali" e che Gallo
"dispone di un cripto-fonino con tecnologia israeliana".
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