Il cda di Fnm, gruppo delle
mobilità integrata controllato dalla Regione Lombardia con il
57,6% del capitale, ha approvato il piano strategico 2024-2029
che prevede investimenti lordi per 1,3 miliardi di euro, di cui
circa 1 miliardo destinato alla mobilità sostenibile e i
restanti 300 milioni all'energia rinnovabile.
La riallocazione degli investimenti verso segmenti a maggiore
redditività, quali autostrade ed energia, sosterrà la crescita
dei ricavi dai 618 milioni di euro del 2023 a circa 850 milioni
nel 2029, con una crescita media annua (Cagr) del 5%, e
dell'ebitda da 211 a 320 milioni nel 2029, con un Cagr del 7%.
L'utile netto del periodo, si legge in una nota, si attesterà
su un valore medio annuo di 60-65 milioni, in calo rispetto agli
80,9 milioni del 2023 - esercizio che includeva poste positive
straordinarie di Trenord -, in ragione principalmente degli
ammortamenti crescenti e del maggior costo del debito legato al
rifinanziamento del bond in scadenza a ottobre 2026. Il
dividendo si attesterà tra un minimo di 2,3, in linea con gli
ultimi due anni, e un massimo di 3,2 centesimi ad azione mentre
l'indebitamento finanziario netto rettificato salirà da 643
milioni a circa un miliardi, con un rapporto con l'ebitda che si
manterrà in area 3-3,5 volte.
"Per il prossimo quinquennio il gruppo Fnm si propone come un
punto di riferimento per la promozione dello sviluppo e della
competitività dei territori, rafforzando la propria strategia su
due pilastri fondamentali: la mobilità sostenibile e l'energia
rinnovabile", afferma Fnm, che controlla assieme a Fs Trenord ed
è titolare della concessione della Milano Serravalle. In questo
senso il gruppo intende "consolidare un polo per la mobilità
integrata e multimodale" con "particolare attenzione alla
Lombardia" e contribuire alla transizione energetica,
"diventando un operatore di riferimento nella produzione di
energia fotovoltaica ed eolica oltre che nello sviluppo
dell'offerta di idrogeno per supportare le reti di trasporto".
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